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La gestione del bankroll è un aspetto fondamentale da curare per chi gioca i propri soldi sul web. Secondo molti esperti rappresenta con ogni probabilità la competenza più importante in assoluto per riuscire a tenere fronte ad eventuali rovesci. Oltre che per preparare la rivincita nel lungo termine nel poker o nelle scommesse sportive. In assenza di una rigorosa gestione del denaro disponibile, anche il giocatore più bravo è destinato prima o poi a issare bandiera bianca.

Cosa si intende per bankroll?

Il punto di partenza della nostra analisi consiste proprio nel capire cos’è il bankroll. Una comprensione abbastanza facile, considerato come per tale si intenda il budget disponibile per l’attività di gioco. Quindi, in parole ancora più semplici, si tratta dell’intera somma di denaro che il giocatore riserva esclusivamente per le partite della specialità scelta.

Possiamo perciò affermare che per bankroll non si intende ciò di cui l’interessato dispone sul suo conto bancario. Oppure quanto è possibile perdere in un dato periodo senza entrare in difficoltà. Rappresenta invece un capitale del tutto separato, che viene riservato solo ed esclusivamente per il gioco online. Senza che possano intervenire eventi come una vacanza o la necessità di procedere a pagamenti ad intaccarne la consistenza. 

Bankroll: perché è importante nel gioco online?

Il bankroll riveste un’importanza fondamentale per chi gioca d’azzardo sul web, ad esempio nel poker. Serve infatti a conseguire quattro obiettivi:

  1. La sopravvivenza di fronte alla varianza. I giochi d’azzardo, compresi quelli di abilità come il poker, sono caratterizzati da periodi di perdite derivanti dalla semplice sfortuna, ovvero dalla varianza. L’assenza di un bankroll adeguato può sfociare nella pratica rovina, anche nel caso di un giocatore vincente nel lungo periodo. Anche il migliore giocatore può perdere 10-15 buy-in di fila, causa semplice sfortuna. Un bankroll troppo piccolo, può farlo uscire dal gioco prima che la fortuna cambi direzione.
  2. La gestione del rischio. Le regole base di bankroll management indicano quanto il giocatore può spingersi ai vari limiti. Per quanto concerne i tornei di poker (MTT), la regola conservativa ammette tra 100 e 200 buy-in medi, quella aggressiva tra 50 e 80. 
  3. Il controllo psicologico. Giocare denaro che non si può perdere eleva il rischio di prendere decisioni fondate sull’emotività. Si inseguono le perdite, si aumentano troppo le puntate, si passa a limiti eccessivamente elevati. In tal modo il bankroll è distrutto velocemente.
  4. La crescita sostenibile. Un’accorta gestione del bankroll consente una graduale crescita dei limiti man mano che il capitale lievita. Senza tale disciplina si rischia di restare bloccati o andare in perdita.

Gli errori più comuni da evitare nella gestione del bankroll

Ci sono degli errori che devono assolutamente essere evitati, nella gestione del bankroll. Qui di seguito li ordiniamo in base a gravità e frequenza:

  • Giocare usando soldi che non ci si può permettere di perdere. Il bankroll non deve essere mescolato con le spese quotidiane, ad esempio quelle per l’affitto o le bollette. La regola d’oro è l’impiego di denaro usa e getta. In caso contrario è elevato il rischio di decisioni irrazionali.
  • Giocare stakes troppo alti rispetto al bankroll. Il tentativo di salire troppo velocemente, ad esempio giocando più del 2% in un singolo torneo MTT può spedire broke l’interessato.
  • Salire anticipatamente di stakes, un errore che può avvenire dopo una sessione fortunata. Meglio avere almeno il doppio dei buy-in consigliati prima di farlo.
  • Aumentare le puntate dopo una brutta sconfitta, al fine di recuperare immediatamente. Il Tilt and Chasing Losses rappresenta il modo più veloce per distruggere mesi di conquiste.
  • Rischiare una posta troppo elevata in una singola sessione. Un’ottimale strategia conservativa ammette tra l’1 e il 2% di bankroll in una singola sessione. Che può diventare il 5% in caso di strategia aggressiva. Mai andare oltre.
  • Non riuscire a separare il gioco dalla vita reale. Spostare soldi dal conto personale al bankroll crea l’illusione di non star perdendo, che è per l’appunto un inganno.
  • Ignorare la varianza e pensare di essere un caso isolato. Qualsiasi giocatore, anche i più bravi, hanno periodi di downswing rilevanti. Si tratta di una regola, poiché la varianza può essere limitata, ma non eliminata.
  • Tenere il limite invariato quando il bankroll cala. Scendere di limite è obbligatorio, nel caso in cui si intenda ricostruire in sicurezza. Non farlo significa obbedire al proprio ego, non alla strategia.  
  • Non tenere una traccia dei risultati. Senza conoscere winrate e varianza è impossibile capire se si sta vincendo a lungo termine.
  • Confondere il gioco con un investimento. Chi pensa di poter trasformare 50 dollari in 5mila in un arco di tempo limitato è fuori strada. In particolare, una partita di poker va considerata una maratona, non una gara sullo sprint.