fbpx

L’autoesclusione AAMS, oggi gestita dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM, ex AAMS), è lo strumento cui è affidata la promozione del Gioco Responsabile, in Italia. Rende infatti possibile ai giocatori la sospensione dell’accesso a tutte le piattaforme di gioco online autorizzate in Italia. Una mossa quindi ispirata dalla volontà di prevenire la ludopatia. 


A regolarla è il Registro Unico degli Autoesclusi (RUA), istituito nel corso del 2018, che blocca l’accesso in italia sui siti dotati di licenza ADM. In questa guida spiegheremo non solo come attivarla, ma anche come revocarla, utilizzando all’uopo le procedure ufficiali.

Autoesclusione: di cosa si tratta?

L’autoesclusione AAMS è un sistema introdotto e gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) in Italia. Il suo scopo è quello di consentire ai giocatori di autoescludersi in modo definitivo o temporaneo da tutti i giochi pubblici che prevedono una vincita in denaro. Si tratti di giochi sul web o fisici.

Il suo funzionamento è il seguente:

  • Quando l’interessato si autoesclude tramite il Registro Unico (RUA), il suo nome viene inserito in un elenco nazionale.
  • Tutti gli operatori provvisti di autorizzazione in Italia (casinò online con licenza ADM, siti di scommesse, sale slot, bingo, VLT, ecc.) hanno l’obbligo di bloccare il suo accesso ai prodotti di gioco.

Per quanto concerne il giocatore, questi non può più aprire conti di gioco e si vede chiudere quelli esistenti. Di conseguenza, non può più giocare, nè online nè nei punti fisici. Inoltre l’autoesclusione è trasversale, riguarda cioè tutti gli operatori che vantano una licenza ADM. 

Non si applica invece a siti non ADM (ad esempio dotati di una licenza rilasciata da Malta o Curaçao), che rispondono quindi ad altre legislazioni. La revoca diventa effettiva passati i canonici 7 giorni dalla richiesta, indicati come periodo di riflessione.

Tipologie di autoesclusione

Le principali tipologie di autoesclusione sono due, le seguenti:

  1. A tempo determinato, che può andare da un minimo di 30 ad un massimo di 90 giorni, a scelta dell’interessato. Scaduto il termine indicato, in automatico, il giocatore può riprendere l’attività di gioco, se lo vuole.
  2. A tempo indeterminato. Non c’è una scadenza fissa e per poter procedere alla revoca occorre attendere almeno 6 mesi dalla data di attivazione. Una volta verificatasi tale condizione, è necessario inoltrare espressa richiesta all’ADM.

La procedura per attivare l’autoesclusione.

L’autoesclusione è su base volontaria e non comporta costi. Può essere richiesta:

  • Online, tramite collegamento col sito ufficiale dell’ADM (www.adm.gov.it → sezione “Registro Unico Autoesclusi”) utilizzando SPID, CIE o CNS.
  • Presso alcuni operatori di gioco autorizzati. In particolare, molti casinò online con licenza ADM consentono di farlo direttamente dal proprio conto.
  • Presso alcuni sportelli fisici, ad esempio gli uffici ADM o alcune ricevitorie.

L’autoesclusione AAMS funziona realmente?

La risposta è affermativa. In particolare, l’autoesclusione ADM si rivela efficace nel suo scopo principale: impedire l’accesso ai giochi legali italiani. In tal modo diventa possibile fornire una “pausa riflessiva” a chi sta lottando con abitudini di gioco tali da creare problemi. Rappresenta uno strumento rapido, accessibile e universale all’interno del circuito regolamentato, cui hanno fatto ricorso oltre 85.000 utenti registrati sino al 2023. Al tempo stesso, la sua efficacia non è assoluta e va a dipendere non solo da fattori personali, ma anche dal contesto.
In sintesi, possiamo comunque affermare che funziona realmente in una forbice compresa tra l’80 e il 90% dei casi nel circuito legale. Riesce a fornire un controllo diretto e va a prevenire accessi impulsivi. Per ottenere la massima efficacia, va però mixata con risorse come il Telefono Verde (800 558 822) o Gambling Therapy. 

Gli aspetti positivi dell’autoesclusione

Il primo aspetto positivo dell’autoesclusione è rappresentato dalla creazione di una barriera concreta contro gli impulsi momentanei. Il blocco è infatti immediato e totale, obbligando gli operatori a chiudere l’account e restituire i fondi entro 24 ore, registrando inoltre i dati nel RUA. In tal modo è possibile rompere il “circolo vizioso” della ludopatia, evitando perdite economiche gravi e isolamento sociale.

Il secondo è quello collegato all’integrazione di tool come autolimitazioni sui depositi e test di autovalutazione. Proprio l’ADM descrive l’autoesclusione alla stregua di un pilastro per la prevenzione. Tesi confortata da statistiche che mostrano una flessione nelle sessioni di gioco compulsive tra gli utenti autoesclusi.

A confortare la tesi relativa alla validità dell’autoesclusione sono del resto le testimonianze dirette. Sono infatti molti gli utenti che indicano benefici reali, come il recupero del controllo sul gioco.

I limiti dell’autoesclusione

L’autoesclusione ha però anche limiti che occorre segnalare. A partire dal fatto che non è in grado di bloccare i siti esteri. I casinò non ADM, che rappresentano circa il 20-30% del mercato tricolore, non consultano il RUA. In tal modo rendono possibile ai giocatori aggirare il blocco.
Inoltre, l’efficacia dell’autoesclusione dipende dal giocatore stesso. Funziona nel caso in cui venga utilizzata in maniera consapevole, ma non può risolvere dipendenze profonde senza supporti terapeutici.

Proprio l’ADM stima che il 3% della popolazione italiana (circa un milione e mezzo di persone), abbia problemi di gioco.L’autoesclusione è in grado di aiutare solo il 60-70% a lungo termine, senza l’aggiunta di aiuti.